Le esperienze di relazione e contatto con la natura, da umana curiosa e fortemente attratta dalla bellezza, mi hanno fatto scoprire e approfondire negli anni i temi affrontati dall’ecopsicologia, una disciplina nuova e antica al tempo stesso, perché profondamente radicata nella visione del rapporto dell’uomo con la natura ed il cosmo.
Sviluppatasi come “corpo” teorico a partire dagli anni ’90 grazie ad un gruppo di psicologi, biologi, fisici, antropologi, storicice ed ecologi, l’ecopsicologia sintetizza, rielabora e amplia visioni sviluppate nell’ambito di alcune scienze e discipline, in primis l’ecologia e la psicologia ambientale, che hanno individuato un nuovo e originale percorso con applicazione in molteplici ambiti: psico terapeutici, di formazione ed educazione, di aiuto alle comunità, di motivazione e team building in ambito organizzativo, di crescita personale e altri ancora.
Ho sempre sentito la presenza viva
Degli alberi
La foresta che mi chiama così profondamente
Quanto il mio respiro
Come se il bosco fosse il midollo delle mie ossa
Come se
Io stesso fossi un albero, un arco della grande
Chioma, che respira, si allunga
Accanto a un ruscello spumeggiante
Come quello
Immenso in questo bosco,
Che chiama
Che sussurra casa
Michael S. Glaser, La presenza degli alberi
L’ecopsicologia, rispetto alle scienze da cui è stata ispirata, propone un salto evolutivo: partendo dal riconoscimento della profonda connessione che ci lega come esseri umani al Pianeta Terra e alla Natura giunge a rivedere il paradigma della “visione antropocentrica” prevalente, in cui l’uomo è al centro di un processo di dominio e controllo sulla natura, per riconoscere e valorizzare una nuova concezione “ecocentrica”, in cui l’uomo, riconoscendosi parte integrante della Natura, cambia il proprio modo di relazionarsi con l’altro, un “altro” che può essere animato o inanimato, comunque parte del cosmo, tanto quanto lo è l’uomo.
La Natura assume un ruolo centrale nel processo di cambiamento di visione e, anche, di crescita personale: grazie infatti ad una esperienza più consapevole di connessione, relazione, riconoscimento e dialogo con la Natura si è portati come individui a riconoscere e valorizzare i propri sfaccettati talenti, e ad esprimere il proprio “potere personale” con comportamenti, atteggiamenti e azioni che possono aiutarci a vivere più pienamente e con significato la nostra vita, a riconoscere il valore di chi ci ha preceduto e a preservare, per chi verrà dopo di noi, la ricchezza più grande, il nostro meraviglioso e unico Pianeta verde azzurro, la nostra casa: la Terra.